Biografia
Mi chiamo Luana Gibaldi, sono nata a La Spezia città dove tutt'ora risiedo, il 27 Agosto 1975.
La mia passione e formazione artistica per l'Arte, è nata letteralmente tra le mura domestiche; è da mia madre, infatti, che inizio il primo approccio con le tecniche pittoriche. Contemporaneamente, grazie a mio cugino Salvatore Marrali, allora alunno dell'Accademia delle Belle Arti di Firenze, della scuola di Pittura di Gustavo Giulietti, iniziai a conoscere, anche personalmente, personaggi come Saverio Vinciguerra, Calogero Condello ed Emilio Vedova. Si può dire, quindi, che fin dalla nascita, ho potuto ammirare diverse opere e stili di artisti, che hanno influenzato e iniziato il mio linguaggio stilistico e poetico: da mia madre Rosa Incorvaia, ho ereditato la passione per la natura, e la osservavo attentamente mentre dipingeva dei fiori dai colori "luminosi" che prendevano forma da impasti molto materici; dal cugino e da Emilio Vedova ho conosciuto l'Arte Informale, e rimasi per lungo tempo attratta da quelle linee sospese nello spazio, tanto impetuose e decise. Iniziai, mentre frequentavo le scuole superiori, una serie di disegni "a inchiostro" ispirati agli "anagrammi giapponesi"; segni forti, netti, che si fondevano armoniosamente con elementi decorativi.
Per molti anni sperimentai questo strumento, e mentre imparavo a suonare il Pianoforte, accostavo il Bianco e Nero dei mie disegni, ai tasti, come se dentro di me dialogassero insieme la Pittura con la Musica.
Frequentai l'Istituto Magistrale: adoro le arti letterarie e la psicologia, e fino al diploma il mio obbiettivo era quello di rappresentare le emozioni che mi venivano trasmesse dalla musica di qualunque genere fosse. Oltre a saggi e concerti di Pianoforte, sentivo il bisogno di creare delle "armonie di segni", come se fosse uno "spartito pittorico" che vibravano oltre lo spazio finito del foglio, e creavano certe volte delle “decorazioni” barocche. I segni neri si "liberano" quasi per gioco, come fossero i "solisti" e veri protagonisti di un concerto pittorico.
Gli anni frequentati all'Accademia delle Belle Arti di Carrara, hanno dato una profonda maturazione al mio lavoro artistico. Grazie all'insegnamento del prof. Omar Galliani, ho approfondito lo studio della figura umana con disegni a matita o carboncino. Passata alla cattedra del prof. Andrea Granchi, ho iniziato un lungo lavoro di "passaggio" dal segno alla materia: le opere sono dittici o trittici, componendo una sintesi figurativa che passa dal segno, al graffio, alle sgocciolature fino al materico. Sono arrivata a questa successione di stati, facendo uno studio sul paesaggio e in particolare sulla figura dell'albero: studiavo le trasformazioni in ogni stagione e riproducevo i paesaggi del '600 italiano sia a matita che a china. L'albero era il “soggetto” ideale. Anche per l'Incisione Calcografica, uso lo stesso soggetto o la natura per le mie stampe.
Quando ho iniziato a studiare l'Alchimia per preparare la tesi, ho scoperto che gli stessi passaggi alchemici, necessari e indispensabili per arrivare alla sospirata "Pietra Filosofale", si potevano ritrovare anche nell'arte; da una idea fino alla realizzazione di un opera, c'è la stessa evoluzione che porta verso l'armonia e l'equilibrio, alla “pietra filosofale”. L'artista diventa simile all'alchimista.
Ormai, non rappresentavo più quello che provavo attraverso la musica, non è più una pura "descrizione musicale" fatti di gesti istintivi, solo per soddisfare la mia passione, ma diventavo consapevole che l'Artista è chiamato a dare vita a delle emozioni e sensazioni, che devono portare l'osservatore ad uno stato di benessere interiore.
Non mi preoccupo più del soggetto da rappresentare, anche se traggo sempre ispirazione dalla natura, ma di essere trasportata in una dimensione lontana realtà. Iniziavo a dare al mio lavoro, un significato molto più profondo, quasi spirituale, che vuole contribuire con un messaggio che può cambiare in qualsiasi momento, attraverso un percorso interiore personale.
L'Alchimia diventa l'argomento della mia tesi, ed in particolare il rapporto tra Artista-Alchimista, che le vale il voto di 110 e lode col Prof. Umberto Bisi nel 2003.
Durante gli anni che ho trascorso a Venezia, lavorando in uno splendido hotel, ho approfondito lo studio dell'Incisione in una famosa stamperia veneziana, e leggevo molto di psicologia, spiritualità, filosofia che hanno cambiato ulteriormente la poetica delle mie opere soprattutto in questo ultimo decennio.
Tornata a La Spezia dopo quasi 10 anni, per gravi problemi familiari, è stato difficile ri-ambientarmi in questa città, e soprattutto trovare un posto dove poter incidere di nuovo, Per fortuna posso contare sull'aiuto della mia ex prof. dell'Accademia Silvia Montanelli. L'ambiente spezzino così opposto a quello veneziano, mi ha dato la forza di concentrarmi sulla ricerca, sulla letture riflettendo su un nuovo modo di fare arte, e di ritrovare la pittura ad acquerello e acrilico.
Ho avuto la soddisfazione di essere scelta come rappresentante dell'Italia per il “Mini print di Cadaques”, essere selezionata per la Biennale di Mantova con la partecipazione del prof. Vittorio Sgarbi e Philippe Daverio ed essere scelta come “artista dell'anno” durante la presentazione di “Cultura e Società di La Spezia, oltre ad essere membro degli Incisori Nazionali Contemporanei per tanti anni con la partecipazione a mostre al Castello dei Da Peraga di Padova. Attualmente sono stata selezionata dalla Galleria d'arte San Vidal di Venezia per un catalogo che sarà presente anche nelle Fondazioni veneziane.
Voglio continuare a dare, a questi tempi così bui e difficili, una visione più “positiva”, più “dinamica” che non si fermi a una realtà vuota e apparente. Cerco di trasmettere grazie all'arte, una bellezza che vada oltre il livello esteriore, che faccia riflettere l'osservatore sul messaggio, e la possibilità che il mondo reale possa essere diverso.
Contatti
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E-mail: luanagibaldi@blu.it
E-commerce:
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/luana.gibaldi/ Visione artistica
La visione che l'artista Luana Gibaldi ha dell'arte, raccoglie ogni passaggio e cambiamento che c’è stato nella sua vita. In ogni gesto o segno, traspare una voglia di creare una realtà parallela alla sua vita, che non vuole essere una fuga, ma è una rielaborazione di dati e pensieri, raccolti in ogni istante.
Nonostante la madre sia pittrice con uno stile molto impressionista, rimane affascinata sin da bambina, dallo stile informale di Emilio Vedova, conosciuto tramite in cugino Salvatore Marrali , dal quale ebbe una profonda influenza per un periodo di tempo. Durante i suoi studi di pianoforte, impara ad usare il pennino con la china, ed osservando un libro di anagrammi giapponesi, inizia a “liberare” dei segni che creano, nello spazio di semplici fogli da quaderno, uno “spartito pittorico”; trascinata dall'ascolto anche della musica classica, unisce l'emozione della musica alla tecnica fluente della china. Inizia la sua gestualità molto fluente che non abbandonerà nemmeno nella calcografia.
Gli anni dell'Accademia delle Belle Arti di Carrara, sono i più importanti e maturi. Impara a disegnare la figura umana sotto la guida del prof. Omar Galliani, e con il prof. Andrea Granchi, darà un significato più profondo alla sua arte. Con il suo gesto leggero, inizia a comporre dei rotoli di carta da spolvero dove si susseguono dei “passaggi”: dal “segno” alle “sgocciolature” al “materico”, questa volta ad acrilico, carboncino e china.
I rotoli, rappresentano i “passaggi della vita”, l'atto di “arrotolare” rappresenta quello di “andare oltre”, “mettere via il passato e andare avanti portando con sé un rinnovamento, un cambiamento che è necessario per rinnovarsi, per maturare.” Da così un tema molto profondo, esistenziale alla sua pittura, che trova la sua dimensione perfetta, durante la preparazione della tesi, “L'Artista e L'Alchimista” che ne vale il 110/lode.
In quegli anni, verrà scelta per una mostra all'Accademia del Disegno a Firenze e a Perugia, che presenterà un rotolo per gli scontrini fiscali, dal titolo “Segni sbobinati”, con catalogo e critica del prof. Andrea Granchi. Inoltre, le viene chiesto di dipingere, le “colonne” dell'atrio del Museo di Arte Contemporanea di Carrara. Il “gesto” è fondamentale, è quasi ripetitivo, non vuole cancellare, può ripetersi giorno per giorno nella quotidianità, ma lo spirito è lo stesso, la sua essenza, cambia la vibrazione che emana.
Il cambiamento e la trasformazione, si ritrovano bene nelle sue prime Incisioni: usando l'albero come soggetto, lo rielabora stravolgendo la sua figura lasciando la sua identità.
Trasferitasi a Venezia, anche per lavorare, sfrutta al massimo le potenzialità della città, e facendo una intensa ricerca personale. Riprende letture di filosofia, di psicologia soprattutto Jung, di spiritualità, disegna dal vivo il paesaggio architettonico veneziano, ha la possibilità di vedere dal vivo le incisioni di Piranesi, e inizia a creare dei disegni per incisioni che farà in una famosa stamperia di Venezia.
Continua a sperimentare le tecniche dell'Incisione, e le stampe di questo periodo, sono molto elaborate, lavorate minuziosamente con un segno più morbido, inizia dalla ceramolle e continua con un lungo lavoro, con l'acquaforte.
Si ispira ai fiori, facendoli diventare astratti, fantastici.
Riesce ad entrare a far parte degli “Incisori Contemporanei Nazionali”, facendo mostre a Padova e a Venezia, confrontandosi con altri artisti, e inizia a collaborare con una Galleria d'arte di Venezia.
Dopo qualche anno, per gravi problemi familiari, dovette tornare a La Spezia. Il bagaglio culturale che ha ora è maggiore e tecnicamente ha potuto approfondire la calcografia, in una città come Venezia, che le ha dato l'ispirazione e la maturità di cambiare e approfondire tematiche che svilupperà in futuro.
Non essendoci stamperie a La Spezia, riprende la Pittura con l'acquerello e acrilici.
Parte dalle forme astratte delle incisioni veneziani, usa colori accesi, ma al posto di dettagli decorativi e minuziosi, aggiunge delle trasparenze che attraversano la figura, quasi tagliandola.
La trasparenza e la luminosità, prendono campo nei suoi dipinti, creando opere anche materiche, delle “lastre luminose” dove appaiono linee o figure non definite.
Proprio un opera di questo periodo “Apparenze”, le vale la targa di “Artista dell'anno”, durante la rassegna “cultura e identità” con la presentazione del Prof. Vittorio Sgarbi, a La Spezia.
Riprende la sua amata Incisione per la sua prima personale a La Spezia con la critica della Prof.sa Ezia Di Capua, dal titolo “La personalità del segno”, viene scelta come rappresentante dell'Italia al concorso “Miniprint di Cadaques”, e presenterà 4 incisioni alla Biennale d'Arte di Mantova con la presentazione dei professori Vittorio Sgarbi e Philippe Daverio.
Luce, trasparenze, realtà, apparenza, ordine, disordine, questi ora sono i temi e caratteristiche principali che svilupperà nelle sue opere future.
Aiutata dalla sua personalità eclettica, fa sì che possa trovare ispirazione da più campi: dalla filosofia alla psicologia, alla musica, elaborando le emozioni o i concetti, partendo da un percorso interiore che unisce sia la tecnica che il pensiero.
Rimane legata all'idea che un'opera d'arte, abbia lo scopo non solo di emozionarci ma anche di far riflettere: in primis l'artista, che ha poi il compito di trasmettere il messaggio allo spettatore. La sola capacità tecnica non basta, serve compiere un processo su se stessi, una preparazione intellettuale e introspettiva, che darà vita poi al pensiero critico.
La realtà dell'artista Luana Gibaldi, è lontana dai suoi ideali e valori, ma prende elementi necessari per farli suoi, e ricreare un mondo “opposto”, “positivo”, che dia la possibilità, di far vedere che si può cambiare, e che tutto cambia, attraverso dei “passaggi”.
Manifestazioni
DAL 1990 AL 1994; Partecipazione Mostra d'arte collettiva "La Marguttiana" presso il centro storico di San Terenzo-Lerici (La Spezia) ANNO 2000; Mostra "Opus Liber" (Libro d'Artista) presso il "Museo Virgiliano" di Mantova. ANNO 2001; Mostra "Opus Liber" presso l'"Accademia delle Arti del Disegno" di Firenze. DAL 2000 AL 2001; "Attraverso il tempo" itinerario di Arte Contemporanea E mostra permanente, presso lo spazio espositivo della casa di riposo di Carrara (Massa), con la Collaborazione del Comune e dell'"Accademia Delle Belle Arti" di Carrara ANNO 2003; Partecipazione alla "Biennale di Pittura di Pratolino" Firenze. Partecipazione alla "VI Biennale Europea di Incisione Di Aqui Terme". ANNO 2004; Partecipazione alla "VI Biennale di Incisione di Mirano" Venezia. DAL 2005; - Socio dell'"ASSOCIAZIONE CULTURALE INCISORI AL 2006 LIGURI"; ed esposizioni nel 2006: - dal 19 al 31 Agosto: presso il Museo civico di Palazzo Borea d'Olmo di Sanremo (Imperia). - dal 9 al 24 Settembre presso il Museo del Castello di San Giorgio di La Spezia. - dal 11 al 26 Novembre presso il Museo Civico d'Arte Contemporanea di Albissola Marina (Savona). - dal 29 Dic. al 5 Genn. 2007 presso la Sala Mostre della Biblioteca Berio di Genova. ANNO 2007; - Socio dell'"ASSOCIAZIONE NAZIONALE INCISORI ITALIANI"; ed esposizione dal 24 Novembre al 31Dicembre 2007, presso il "Castello Da Peraga"di Vigonza (Padova). - Esposizione dal 20 Dicembre al 10 Gennaio 2008 durante la Mostra collettiva della "56° Fiera del Quadro", presso la Galleria d'Arte "SAN VIDAL " di Venezia. ANNO 2015; - Partecipazione a "35 MINIPRINT INTERNATIONAL" di Cadaquès (Spagna); Artista rappresentante per l'Italia. PUBBLICAZIONI; -Articolo sul giornale d'Arte "ARCHIVIO" e su quotidiani locali per la "56° Fiera del Quadro" di Venezia. -Articoli su quotidiani locali per le esposizioni nelle province di Padova, e nelle quattro province ligure. -Nomina "INCISORE NAZIONALE ITALIANO 2007-2008", con pubblicazione sull'annuario del giornale "GRAFICA D'ARTE". CATALOGHI; -"ATTRAVERSO IL TEMPO: Percorso d'Arte contemporanea Dell'Accademia delle Belle Arti di Carrara" Presentazione del Prof. di Decorazione Enzo Tinarelli, e critica del Prof. di Pittura Andrea Granchi. -"OPUS LIBER"(Libro d'Artista) Presentazione e critica del Prof. di Pittura dell'Accademia di Carrara Andrea Granchi e del Presidente del Museo Virgiliano di Mantova e Prof. di Pittura dell'Accademia di Venezia Aldo Grazzi. -"XVIII° RASSEGNA DEGLI INCISORI LIGURI, 2006-2007 presso il castello dei Da Peraga a Vigonza (Pd). -"CATALOGO DEGLI INCISORI NAZIONALI ITALIANI CONTEMPORANEI 2011 - 2012" con la critica del Prof. Paolo Tieto. IN PREPARAZIONE; "CATALOGO 35 MINIPRINT INTERNATIONAL" DI CADAQUE'S (Barcellona) 2015" 2017; MOSTRA PERSONALE DI INCISIONI ”LA PERSONALITA' DEL SEGNO” presso “Sala Cargià” di San Terenzo. La Spezia; con recensione della prof. Ezia di Capua. Con pubblicazione su siti e quotidiani spezzini. 2018; “BIENNALE DI MANTOVA”; Targa per “ARTISTA DELL'ANNO” presso la rassegna “cultura e società” con la partecipazione del prof. Vittorio Sgarbi a La Spezia. Con partecipazione al catalogo “Cultura e Società 2018”
In preparazione; selezione per il catalogo “NAEBULAE” della “Galleria d'arte san vidal” di Venezia per tutte le Fondazioni principali e Musei di Venezia.
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