Grande mostra permanente di arte, artisti ed espressioni artistiche, nessuna esclusa

Riflettete su questo

Come in tutti gli aspetti comunicativi e commerciali di questo mondo, dobbiamo partire da alcune riflessioni e sviluppare un ragionamento.

Questo ragionamento possiamo svilupparlo insieme, e vedere se lo condividiamo oppure no

Parlando di promozione e auto promozione, iniziamo a porci le seguenti domande

“Perché serve promuoversi, al giorno d’oggi?”

“Se ho capito a perché devo autopromuovermi, sono sicuro di saperlo fare? So come si fa? Cosa serve? So come funziona il meccanismo”

“Perché qualcuno dovrebbe preoccuparsi di promuovermi, al posto mio?”

“Se guardiamo ai risultati, senza girare la frittata…le nostre scelte ci hanno dato ragione? Io sono conosciuto e vendo?”

“Ho titolo, competenza, conoscenza e strumenti per stabilire quai sono le mosse giuste da fare? Sono in grado di porre in atto una strategia funzionale e produttiva?”

“La realtà dei fatti mi dà ragione o mi smentisce?”

 

Le domande potrebbero continuare per chilometri, ma il succo del discorso ormai è chiaro:

COME CI SI MUOVE CORRETTAMENTE NEL MONDO DELLA PROMOZIONE E DELL’AUTOPROMOZIONE SENZA FARE PASSI FALSI, BUTTARE VIA SOMME DI DENARO PREZIOSISSIME, SENZA SCONTENTARE GLI AFFETTI PIÙ CARI, E SENZA VIVERE PERENNEMENTE NELLA RABBIA E NELLA FRUSTAZIONE?

Cominciamo dall’inizio. Ci si promuove per generare interesse intorno alla nostra Arte, affinché se ne possa ricavare un reddito

Piccolo o grande che sia, poco importa. Spesso ci si accontenta di portare a casa i soldini per comperarsi i materiali per Belle Arti, o per rientrare delle spese di una Mostra tanto carina quanto inutile.

In questo frangente, solitamente non ci si muove sulla base di quanto serve, ma bensì sulle nostre sensazioni, su quello che ci viene detto o promesso, spesso affidandosi ad altri per Mostre ed eventi che non portano a nulla. E dopo svariate esperienze di questo tipo, iniziano a scattare i soliti pensieri errati e negativi, tipo:

“In Italia siamo caproni, non si vende niente”

“Nessuno oggi vive di arte, o può vivere della propria Arte”

“La gente non capisce niente, non ha gusto, compera le cose appariscenti ma non guarda a quelle sostanziose”, e via discorrendo

Tutto sbagliato

 

Semplicemente perché il pubblico non guarda a voi, non si interessa a voi, e non vi apprezza, non significa che non sia in grado di farlo. Solo perché voi non siete calcolati, non vuol dire che anche gli altri non lo siano

Ciò che accade a voi non è la verità assoluta: è soltanto ciò che accade a voi. Niente di più.

Allora forse significa che altri, oltre ad essere anche più bravi, vi mancherebbe, ma semplicemente comunicano meglio. Si fanno trovare pronti, disponibili, gustosi e croccanti al posto vostro.

VOI RIMANETE ANONIMI. E LORO SEMPLICEMENTE SI FANNO TROVARE PRONTI QUANDO INVECE DOVRESTE ESSERLO VOI

E molti hanno capito questo, tentando d risolvere il problema. Ma non avendo la preparazione adeguata per scegliere la mossa giusta, hanno fatto investimenti i cui unici ricavi sono stati rabbia, frustrazione, umiliazione e amarezza

Ma allora, come fare?

(continua)